«LOVE IS MORE»​

Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano

Benvenuti nella nostra casa virtuale. Siamo Luciana e Gianni, in arte Di Virgilio Veneziano e questa è la nostra storia in cui l'immaginazione è lo strumento, l'innovazione è il motore e l’amore la nostra linfa. Una storia raccontata attraverso capitoli, dove i nostri lavori, scelti tra i tanti fatti negli anni, vi guideranno alla scoperta della nostra poetica.

Lavoriamo insieme con il desiderio di spaziare con l’immaginazione a 360 gradi e abbracciare l’intero mondo progettuale, il nostro studio Di Virgilio Veneziano – nato nel 2007 come Veneziano+Team – ha una storia lunga che prima di noi insieme, parte da Gianni – il “maestro” di casa – con una grande esperienza internazionale, il cui archivio virtuale avrà presto una nuova veste. Ci definiamo “pensatori concettuali” con competenze specifiche e complementari capaci di interagire in molteplici situazioni progettuali, con l’animo profondamente votato all’arte, che è la nostra prima fonte di sussistenza poetica.

Diamo nuove forme alla pasta, interpretiamo i luoghi entrando in sintonia con la loro memoria e progettando nuove storie, disegniamo prodotti che nascono dall’idea di preservare l’archeologia emotiva, collaboriamo con Musei e Istituzioni – siamo stati nominati, dal Ministero degli Affari Esteri, Ambasciatori del Design Italiano – con la voglia di creare connessioni tra discipline, paesi, culture e stati d’animo. Vogliamo essere progettisti di ponti. È da questa idea che nasce La Casa dei Disegni una casa-galleria – con una sede a Milano e una in Salento – in cui le forme, le superfici e gli oggetti diventano segni e disegni di un racconto tra vita e lavoro, natura e artificio, locale e globale. Una testimonianza concreta e tangibile di un mo(n)do nuovo possibile in cui abitare, progettare e creare relazioni.

«Chi sono, che cosa fanno e in che cosa credono, Gianni e Luciana, insieme nella vita e nel lavoro dal 2007, l’hanno sempre comunicato con la coerenza della matita in mano e della tavolozza colori vicino»

LUCIANA DI VIRGILIO

“Pugliese verace, vive da (qualche anno) anni a Milano. Designer eclettica (le sue esperienze spaziano dalla radio alla tv) ha fondato con Gianni Veneziano, suo compagno anche nella vita, Veneziano+Team, studio che spazia dall’interior al product design, dall’exhibition al management design con una costante attenzione alle contaminazioni multidisciplinari...”

[Tutto Milano - Repubblica, 2015]

short bio + -

Irrefrenabile e vulcanica, Luciana è una curiosa esploratrice di mondi, che non si ferma mai, sempre alla costante ricerca di nuove forme d'arte e conoscenza. Il suo spirito è simile a quello di un gatto curioso, sempre in movimento e con occhi attenti a ogni dettaglio. Mentre si dedica a un progetto, la sua mente già è proiettata verso altre idee, perché ogni lavoro che porta a termine è solo un tassello in un puzzle infinito. Nata in Puglia - le nostre origini e il comune percorso di studio, chissà forse sono stati un segno del destino - conosce bene le sue radici, ma il suo sguardo va ben oltre i confini regionali, abbracciando il mondo con una visione cosmopolita che si estende fino all'orizzonte lunare. La sua creatività sembra priva di limiti, con uno spirito in costante espansione verso nuovi orizzonti. Il suo impegno verso il futuro è contagioso e coinvolgente. Non solo si dedica anima e corpo a ogni progetto, ma pensa anche oltre, immaginando l'evoluzione futura di ogni cosa, compreso il mio di percorso. La sua capacità di lanciare idee è quasi inarrestabile e spesso sembra impossibile starle dietro: non solo nel campo progettuale, visto che nel 2012 ha portato la sua passione per il design sulle onde radiofoniche conducendo una rubrica per Radio Capital e contemporaneamente è diventata blogger per l'HuffPost, per condividere la sua visione e le sue idee innovative con un pubblico più ampio. Tuttavia, in questo caos creativo, c'è una bellezza che sfida la normalità.  La laurea di Luciana in Industrial Design a Firenze ha segnato l'inizio di un percorso professionale intriso di creatività e innovazione. La sua tesi, che ha fuso l'interior design con un prodotto innovativo, ha rappresentato il trampolino di lancio per una promettente carriera nel mondo del design e infatti riceve subito una menzione d'onore dalla prestigiosa Raymond Loewy Foundation, che le apre la strada alla carriera nel mondo della progettazione. Fin da subito dimostra la sua versatilità lavorando nel product design e graphic design per varie industrie, contribuendo allo sviluppo di progetti innovativi e identità aziendali distintive. Ma non solo visto che da sempre si occupa anche di interior design per clienti privati e allestimenti per importanti fiere come Abitare il Tempo a Verona e istituzioni come la Triennale Milano. Con numerosi riconoscimenti, visto che proprio la casa dell'architettura  milanese ha riconosciuto ufficialmente il contributo di Luciana al design italiano e l’ha inclusa tra le donne del settore alla XXI Esposizione Internazionale, dal nome W. Women in Italian Design e la rivista Interni di Mondadori l'ha selezionata tra i giovani designer più promettenti a livello globale. Nel 2008, le nostre carriere si sono sviluppate parallelamente - anche se lei è una velocista più di me - prima con Veneziano+Team e ora semplicemente come Di Virgilio Veneziano e cominciando insieme collaborazioni di vario tipo, come leggerete più avanti nel nostro racconto. Con tanti progetti che stanno per uscire dal cassetto - ovviamente Luciana non  si ferma mai - e pronti al debutto: primo fra tutti La Casa dei Disegni, che presto prevederà anche uno spazio shopping online per raccontare in modo ancora una volta diverso la nostra creatività.

 

Gianni Veneziano

GIANNI VENEZIANO

“...Impegnato in una ricerca paziente e rigorosa, e dosando con parsimonia i propri interventi, Gianni Veneziano ha costruito la sua metodologia progettuale su una base essenzialmente dinamica, nella quale ogni aspetto degli oggetti esprime simultaneamente identità e alterità...”

[Gianni Veneziano - Edizioni l’Archivolto, 2000, Maurizio Vitta]

short bio + -

Un terreno aperto di esplorazione, capace di cogliere, con il suo sguardo sul mondo, anche l’invisibile agli occhi, per dirla con Antoine de Saint-Exupéry, l'autore de Il Piccolo Principe. Gianni è un maestro nell'anima, un artista prestato alla progettazione, in grado di trasformare anche la quotidianità in arte, come ha dimostrato con Daysign, un diario sotto forma di schizzi che si è poi trasformato in una mostra alla Triennale Milano nel 2013 e che ha persino dato il nome a una trasmissione televisiva in prima serata su RAI 5. Ha cavalcato negli anni, tra mostre e installazioni, la scena milanese e internazionale, con appuntamenti che hanno attraversato l'oceano fino a Chicago, Parigi, Londra e New York. Ma non solo, la sua collezione, Il Segno dei Designer, donata alla Triennale Milano, dopo essere stata in mostra, è praticamente un pezzo di storia nell'ambito del design. Con tanti riconoscimenti, visto che è Visiting Professor presso numerose università nazionali e internazionali e a partire dal 2017 è stato nominato dalla Farnesina Ambassador del design italiano nell’ambito del progetto Italian Design Day. Il suo percorso nasce in terra di Puglia, con una tappa fiorentina di tutto rispetto visto che si laurea a Firenze con Adolfo Natalini (curioso, come poi scoprirete, abbiamo lo stesso percorso iniziale) con una tesi, tutta sperimentale sul Disegno di Architettura e Architettura disegnata, che diventa il punto di partenza per il suo percorso sempre in bilico tra arte, design e architettura. Ma chissà, forse il destino aveva in serbo un percorso diverso: Gianni era stato invitato a esporre alla Biennale d'Arte di Venezia, curata da Luigi Carlucci. Tuttavia, il celebre critico e storico dell'arte muore improvvisamente a San Paolo, in Brasile, cambiando il corso dell'evento. I lavori di Gianni rimangono chiusi nelle scatole da imballo, un imprevisto "sliding door" che lo spinge a intraprendere una strada diversa. Con la laurea in tasca, si trasferisce a Chicago, dove collabora con studi di architettura di prestigio come Stanley Tigerman e Skidmore, Owings and Merrill. Negli Anni Ottanta, rientra in Italia, e di botto anche lui inizia a respirare l’energia creativa del momento e a sfidare le convenzioni. È un'epoca di fervente innovazione e Gianni entra in contatto, tra i tanti, con Prospero Rasulo, Nanda Vigo, Ugo la Pietra. Sono gli anni di Abitare il Tempo di Verona dove le migliori espressioni dell'abitare, dell'alta decorazione e del design, venivano raccontate in un contesto espositivo sempre all’avanguardia. E iniziava anche l’epopea del Fuorisalone tra eventi e vernissage, e performance e con tanta voglia di creatività in tasca, con Prospero Rasulo Gianni crea OXIDO uno studio multidisciplinare, come lo chiameremmo oggi, che si è impegnato in progetti davvero eterogenei, dalla progettazione di discoteche ai negozi di fiori, per arrivare a mostre ed esposizioni temporanee. Era uno studio galleria sperimentale dove un intero piano era dedicato a mostre temporanee ed eventi che coinvolgevano le figure più all’avanguardia dell’epoca. In seguito, questa iniziativa si è trasformata nel marchio di edizioni OXIDO ZOO che conferma lo sguardo dei due, sempre di rottura, come dimostra uno dei mobili da loro disegnati - quello con i buchi, come lo ha definito scherzosamente la direttrice di Casa Vogue - così all’avanguardia da far guadagnare a Gianni e Prospero le copertine di prestigiose riviste internazionali. Tutti pezzi da novanta si potrebbe dire, che a vederli oggi con una gamma di colori sgargianti dall’arancio al viola, e con le loro forme dimostrano ancora oggi la loro forte presenza. Nel 2008, con me al suo fianco, fonda Veneziano+Team. Oggi siamo Di Virgilio Veneziano, e come scoprirete leggendo in queste pagine abbiamo collaborato con varie aziende, restaurato case, disegnato pasta. Ma su questo non voglio raccontarvi subito tutto oltre, la narrazione è appena cominciata e parte dal nostro sogno futuro: La Casa dei Disegni.

 

Luciana Di Virgilio

Un modo nuovo per vivere l'arte

LA CASA DEI DISEGNI

Un progetto in costante evoluzione focalizzato sul nostro impegno di vita. Due luoghi diversi – uno nel cuore del Salento e l’altro a Milano – ma che nascono da un unico intento. Due dimore, due moderni “place-to-stay” che, attraverso un connubio unico di attività – galleria d’arte, guest house e luogo per eventi – si trasforma costantemente, adattandosi a diverse funzioni. Due spazi di vita, luoghi di scambio e di lavoro, centri culturali e artistici dove le linee tra il privato e il pubblico si sfumano e si intrecciano in un’armonia di fluidità che l’architettura, il design e l’arte rendono possibile.

ARCHITECTURE • INTERIOR DESIGN • ART
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Sono molto più di due semplici residenze, sono spazi che abbiamo plasmato a nostra immagine, perché, come noi - nomadi per natura - sanno trasformarsi per diventare gallerie temporanee, luoghi di incontro e di sosta dove l’arte, la storia e la vita di tutti i giorni si fondono. La prima di cui vogliamo parlarvi è situata a Spongano, nella provincia di Lecce, una località diventata negli ultimi anni meta ambita per tanti intellettuali. La “Capalbio del Sud”, come la definiscono i giornali, dove ti può capitare di incrociare Paolo Sorrentino o vedere Helen Mirren che si aggira fra negozietti. L’altra, l’ultima nata in ordine di tempo, si trova a Milano in un elegante palazzo d'epoca degli anni dieci del Novecento, situato in Via Donatello, a pochi passi dalla metro Lima-Loreto. Entrambe vivono e respirano la stessa aria, che è una mescolanza emotiva tra epoche e stili diversi, dove le memorie del passato tornano all’oggi attraverso il nostro lavoro. Questi spazi non sono solo per noi, ma aperti alle relazioni umane e vengono condivisi con amici, parenti e vicini per favorire il legame tra le persone. Sono un manifesto che promuove un approccio consapevole destinato ad ampliarsi negli anni con mostre, performance tra design arte, cinema e letteratura. La Casa dei Disegni per noi rappresenta davvero molto, è il nostro progetto di vita, il nostro sguardo verso il futuro. Ed è per questo che presto, si allargherà fino ad abbracciare uno spazio di shopping dove i prodotti locali troveranno una vetrina per promuovere il territorio. Dall’olio ai pizzi, dagli oggetti artigianali come i piatti a quelli da mettere in tavola, il mondo delle cose d'una volta diventerà un nuovo modo per raccontare storie genuine e per parlare in modo consapevole di passione, di fatto a mano e di territorio. Questa nuova visione non si limita a esaltare la manualità e l’individualità, ma è una nuova strada che, nell’era dell’intelligenza artificiale e del virtuale, ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con la produzione di massa e a sfidare l’egemonia dello standard. Così, in un mondo in cui la velocità di esecuzione la fa da padrona, la produzione si riprende il suo tempo, e ci ricorda l’importanza di guardare al passato, di preservare le tradizioni e di abbracciare l’umanità dietro ogni creazione.

photo Filippo Bamberghi

photo Filippo Bamberghi

«La Casa dei Disegni è caratterizzata da un’anima autentica frutto di una passione personale per il territorio, l’architettura, il design e l’arte»

[Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano]

Un formato d'amore

Rigacuore

client LA MOLISANA

Nato in collaborazione con La Molisana, il nostro progetto va oltre la pasta: è un connettore emotivo che unisce centinaia, migliaia, milioni di persone nel modo più democratico e sostenibile possibile. A tavola. L’archetipo del cuore, ricorrente nei lavori di Gianni, diventa qui oggetto di sperimentazione, un’archeologia dei sentimenti che spazia dalla “forchetta alla città”.

Food design • ADV e Graphic design
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C’è la passione, l’ispirazione e l’orgoglio di chi la produce, il desiderio di chi la sceglie, l’affetto con cui viene cucinata e offerta. Rigacuore, un progetto nato nel 2021 dal nostro incontro con La Molisana, è molto più di un formato di pasta. È una "riga" che collega il cuore di milioni di italiani, un simbolo che parte dal Sud e attraversa tutta l'Italia, aprendosi al mondo attraverso il design e la creatività. Un formato di pasta che unisce la tradizione gastronomica all'impegno per la sostenibilità e che ha rappresentato per l’azienda di Campobasso, il primo passo di nuovo corso del brand che, proprio nel 2021, ha pubblicato il primo Sustainability report. Ma la forma simbolica e ancestrale del maccheroncino parente stretto del Rigatone la cui base è per l’appunto una forma a cuore, parte da molto più lontano, è un archetipo ricorrente nei lavori - tra arte e design - di Gianni che ne ha così fatto oggetto di sperimentazione negli anni. Questo lavoro, che non è la nostra prima volta con il mondo del food, rappresenta appieno la nostra visione progettuale che spazia a 360 gradi. dalla forchetta alla città, per parafrasare la famosa frase, riveduta e corretta, di Ernesto Nathan Rogers. Un’ archeologia dei sentimenti, su cui abbiamo sperimentato, seguendo l’azienda anche nel progetto grafico e per la campagna pubblicitaria, per portare innovazione in un settore tradizionalmente conservatore.

«Con i nostri progetti vogliamo raccontare storie d’amore, storie della nostra terra d’origine, storie fatte di passione, bellezza e autenticità»

[Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano]

«Words, una galleria temporanea dove il privato si sedimenta sulla superficie degli oggetti attraverso colori e parole. Col proposito di creare una sorta di Rinascimento silenzioso, opposto alla marcia frenetica del contemporaneo»

[Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano]

Una collezione di colori, segni e parole per le persone

WORDS

L’idea di narrare è una costante per noi. E lo facciamo sempre in prima persona, aprendo la porta di casa nostra. Vi raccontiamo di Words, una collezione di colori, segni e parole per le persone, presentata alla Design Week. Tra emozioni profonde, significati nascosti e “messaggi d’amore”.

Special edition • Exhibition • Furniture • Home accessories
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Un’atmosfera di grazia e poesia per catturare l’immaginazione fin dal primo istante, cominciando dall’ambientazione che parla il linguaggio familiare e intimo di casa nostra. Words presentato durante il Fuorisalone 2019, è stata per noi una sorta di autobiografia domestica che ha preso vita tra piatti e bicchieri, trasformando il tavolo in un palcoscenico dove abbiamo offerto la nostra vita virtualmente al pubblico. È stato un banchetto di emozioni e ispirazioni, un atto di condivisione che ha permesso a tutti di immergersi nel nostro mondo interiore, esplorando le storie e le esperienze che hanno plasmato la nostra creatività. È stato un gioco intenzionale di rivelazione e introspezione, in cui tutti sono stati invitati a prendere parte, ad assaporare il passato e a replicare il processo creativo. Un contenitore di storie, discussioni, lavoro e intimità, che ha giocato sull’immateriale memoria attraverso due elementi distinti: pennellate di acquerello e letteratura che si fondono armoniosamente con la materia grazie a processi industriali su ceramica e laminato. Questi oggetti hanno trasformato la comunicazione in un’arte tangibile, diventando non solo decorazioni, ma veri e propri veicoli di messaggi d’amore. Un design gestuale che ha creato un legame diretto tra il mondo interiore dell’artista e l’oggetto, dando vita a creazioni che raccontano storie e trasmettono emozioni attraverso la bellezza dei materiali. Questi oggetti, apparentemente comuni, sono molto di più. Sono accessori con cui bere, mangiare e lavorare, ma innanzitutto sono dei “messaggeri d’amore”, che funzionano come le lettere scambiate nel film omonimo di Joseph Losey del 1971. Sono portatori di emozioni profonde e significati nascosti, che fanno risplendere la bellezza della loro connessione. All’interno di Words, molti degli oggetti hanno tradotto episodi biografici, ricordi affettuosi. Come la frase «Pian piano lei si sta abituando a me e io a lei» che è rimasta nella nostra memoria da quando una sera ci siamo contesi un libro di Haruki Murakami.

photo Filippo Bamberghi, Federico Floriani

una linea di maniglie: il gesto della semplicità

H 1061 Di Virgilio Veneziano

«Questo progetto è nato con la necessità di preservare l’archeologia emotiva. Per noi è infatti importante coltivare con passione il patrimonio genetico ed estetico delle aziende con cui lavoriamo e sollecitare la percezione che ognuno ha o può avere della propria esistenza»

[Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano]

una nuova idea di ospitalità

PALAZZO ANGELICA

private client

Un ponte tra il passato e il futuro, una sinergia armoniosa tra tradizione e innovazione per creare lo sfondo ideale per un teatro del contemporaneo in cui immergersi e isolarsi. È il nostro intervento di restauro di un palazzo storico del Salento che abbiamo trasformato in una dimora per ospiti.

Architecture • Interior Design
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In Puglia, l'amore è intenso e intriso di tradizione. E questa passione è per noi, forte e profonda come l’infatuazione perenne che abbiamo per la nostra terra. Soprattutto quando siamo chiamati a intervenire su un palazzo storico per trasformarlo in un luogo per l’ospitalità. Siamo nel cuore Giurdignano nel Salento orientale, alle porte di Otranto, un piccolo borgo sorto in epoca romana dove vi è una delle più grandi concentrazioni di costruzioni megalitiche e menhir d’Italia. Ed è qui, che come siamo soliti raccontare, l’archeologia e l’architettura dei sentimenti si mescolano per dare nuova vita alla tradizione pugliese. In fondo, la ricerca della bellezza è sempre il movente dei nostri progetti. Tutto frutto di un attento restauro nato dalla nostra passione nel rintracciare i fili della memoria. La meticolosa cura dedicata ai dettagli e la selezione accurata dei materiali nella sistemazione delle camere abbiamo voluto unire l'eredità storica con elementi di design contemporaneo, assicurando al contempo il massimo comfort e una pulizia formale che un luogo storico richiede. Un ponte tra il passato e il futuro, una sinergia armoniosa tra tradizione e innovazione per creare lo sfondo ideale per un teatro del contemporaneo in cui immergersi e isolarsi. Il meticoloso restauro degli affreschi presenti su pareti e soffitti è stato eseguito in armonia con gli arredi su misura ideati dal nostro studio e realizzati da artigiani locali di grande talento.

photo Maria Galiova

«Un teatro del contemporaneo in cui immergersi e isolarsi vivendo una esperienza autentica»

[Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano]

UNA LAMPADA GIOIELLO

CHIARI DI LUNAE
della collezione StarNet

Una vera opera da couturier d’alta moda, Chiari di Lunae della collezione StarNet è una lampada gioiello, dove abbiamo sfidato la purezza del vetro di Murano come equilibristi della materia per modulare la luminosità che attraversa ogni elemento.

Product Design • Special Edition
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“La luce è la prima cosa che esiste, prima di ogni altra cosa” diceva il grande architetto americano Louis Kahn. È come un cielo stellato che diventa una mappa geografica per poeti, sognatori e navigatori ed è anche un’occasione per noi progettisti che da sempre cerchiamo di domare il buio con la matita e che usiamo la bellezza per vincere. Chiari di Lunae della collezione StarNet da noi progettata rappresenta al meglio il nostro modo di esplorare l'arte dell'illuminazione. Abbiamo voluto creare un sistema di luci in costante evoluzione, come una volta celeste, e che, si è rivelata, una tela su cui dipingere le nostre idee in modo innovativo e sorprendente. Abbiamo sfidato la purezza del vetro di Murano, come equilibristi della materia, per modulare la luminosità che attraversa ogni elemento. Chiari di Lunae della collezione StarNet ha incarnato per noi l'eleganza e la preziosità, una perla rara, come quelle della collezione di gioielli di Morellato. Una vera e propria opera da couturier dall’alta moda, che nasce in omaggio all’abilità della Vetreria Vistosi, una storica azienda veneziana specializzata in illuminazione decorativa, e Morellato, un rinomato brand italiano di gioielleria "easy to wear". Un abbraccio alla creatività che unisce le aziende italiane per cui noi da sempre amiamo lavorare. Anche questo viaggio stellare, contiene quell’idea di nomadismo che da sempre ci contraddistingue e che abbraccia la nostra creatività senza radici fisse in una coreografia cosmica che guarda verso il futuro e che arriva fino alle stelle per incontrare una "nova”. Per gareggiare con un tocco di poesia anche con le stelle. In fondo, come cantava Franco Battiato, a noi piace “seguire le scie delle comete, come avanguardie di un altro sistema solare”.

photo Vistosi, sketch Gianni Veneziano

«Chiari di Lunae non è semplicemente l’incontro di due marchi ma la nascita di un prodotto straordinario che vive di luce propria, un oggetto leggero, bello da osservare e da vivere ogni giorno dove l’intreccio tra luce, vetro, catene dei gioielli e pendenti creano un connubio luminoso e prezioso»

[Matteo Moretti, CEO di Vetreria Vistosi]

Un vaso d'autore

GIO PONTI QUANTO MI PIACI​

Mostra-Mercato italiana a scopo benefico.

Arte, ceramica, questa è materia di Gianni, che da sempre la maneggia con grande abilità. Questo è uno degli esempi a noi più cari, un po’ perché è dedicata a Gio Ponti, ma soprattutto perché questo vaso è stato donato per sostenere Analids a Convivio.

Special edition • Exhibition • Artwork • CHARITY
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Pezzi unici, votati all’arte, chi ha letto la biografia di Gianni, sa quanto conta per lui questa dimensione dell’immaginario. E forse sa anche quanta passione ha per la ceramica. Un amore che lo lega fortemente al maestro a cui nel 1998 aveva dedicato Gio Ponti quanto mi piaci un vaso realizzato da Edizioni Fatto ad Arte, e poi riproposto nel 2014 come pezzo unico con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore di ANLAIDS, Associazione Nazionale per la lotta contro l’AIDS. Un vaso, dipinto a mano da Gianni, le cui linee morbide e rotonde si ispirano agli Anni ’50 e ’60. L’opera, intrisa della sua profonda connessione con il mondo naturale, offre uno sguardo in cui la 'natura viva' si trasforma in un linguaggio artistico e simbolico che abbraccia sia la fauna che la flora. Questa rappresentazione evoca una visione di vita che supera le limitazioni terrene, abbracciando una dimensione senza confini.

photo Efrem Raimondi

«Una sorta di carta d'identità della vita, tatuata sulla superficie delle cose»

[Gianni Veneziano]

Un universo domestico per due tappeti

HUMAN CIRCLE COLLECTION – INFERNO

Una spirale per simboleggiare la vita, il tappeto Human Circle: Inferno (esiste anche la versione Paradiso) che abbiamo immaginato per Nodus Rug, è un disegno cosmico ispirato a Dante e alla sua Commedia. L’idea era quella di creare ancora una volta un connubio emozionante di energia e comprensione, arte e simbolismo. Un’armonia universale, con l’essenza umana come fulcro aperto all’elaborazione della coscienza.

Product design • Textile design
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Dante e il suo immaginario fatto di gironi e di anime: non si può far altro che rimanere folgorati dalla bellezza delle sue terzine. Nessuno è immune, e neanche noi, che amiamo guardare il mondo sempre con occhi diversi. Ed è così che abbiamo intrapreso il nostro “folle volo” - per usare le parole del Sommo Poeta nel Canto XXVI dedicato a Ulisse - e un giorno, “nel mezzo del cammin di nostra vita”, ci siamo immersi nel suo vortice a caccia dell’essere umano mutante tra i corpi avvolti da un turbine passionale. Un’idea figurativa, che si sprigiona attraverso la spirale posta all’interno di un cerchio, simbolo di armonia, che nel nostro disegno diventa un richiamo all'universo e alla Terra. Una forma geometrica di straordinaria bellezza, ricca di significati che rinviano alla perfezione e che - nel nostro tappeto Human Circle: Inferno che abbiamo creato per Nodus Rug (esiste anche la versione Paradiso) - si fonde con l'essenza umana. Questa inarrestabile forza energetica agisce come un portale aperto, consentendo l'ingresso e la vibrante elaborazione dell'intera coscienza umana, intrecciandosi con un flusso di emozioni e comprensione che avvolge e sorprende. L’uomo è al centro, perché il nostro progetto è profondamente radicato nell'essenza della vita, che qui assume un ruolo cruciale e fondamentale. Una sintesi visiva in perfetta armonia al centro del mondo terrestre e anche dell’universo (domestico).

photo Efrem Raimondi
uno sgabello dall'animo forte

ONE LOVE

«C'era una volta un pezzo di legno che, grazie alle abili mani di un team di creativi, è diventato cuore. Un cuore solido e forte, ma capace di battere per passione»

[Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano]

Un fondo per il Museo del Design Italiano

IL SEGNO DEI DESIGNER

Le tracce lasciate sul foglio hanno anche un odore, un suono, un’anima.
Lo scorrere piano e veloce, dolce e forte, determinato e graffiante è fortemente eccitante.

«È il fondersi di idee ed emozioni, pensieri e intuizioni. I segni impressi indicano un significato e presuppongono scenari mentali, progetti che tendono a prendere forma»

[Gianni Veneziano]

Una linea di gioielli e non solo

WALKING MAN​

82 progetti di artisti e designer per sostenere i progetti di Il Nodo cooperazione internazionale in Cambogia.

«Il disegno è una pratica insostituibile: è la trasformazione del pensiero»

[Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano]

Una riflessione sull’abitare

Casa Hayez

«Uno spazio caratterizzato e caratterizzante, rigenerato e recuperato nell’ascolto della sua storia originaria legata alla città industriale.»

Boutique Resort

RB Private Barc

«Il mosaico per me è una sorta di liquido denso, infinito, dove non è possibile capire l’inizio o la fine in una rappresentazione numerica, celebrale, emozionale che progetta un nuovo mondo da definire»

Con Mosaico Digitale avviene una sorta di rivoluzione pop con un linguaggio mobile e libertà di trasposizione di qualsiasi forma dettata dal pensiero.

[Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano]

un diario dell'anima su carta

DAYSIGN​

Gianni inizia a tenere un diario nel 2011 sotto forma di schizzi, che diventa un report quotidiano online per un intero anno. La sua esperienza si trasforma in una mostra e debutta alla Triennale Milano nel 2013. Successivamente, il progetto si evolve in una serie televisiva su Rai5, esplorando il mondo del design dalla concezione alla realizzazione.

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